Peaky Blinders – Steven Knight – PILOT ~ ☕☕☕☕

Saaalve a tutti!

Non so quanti di voi sappiano com’è avere una sorella (o un fratello), ma nel mio caso è un’adorabile rompiscatole che critica i miei gusti sulle serie TV – e io ovviamente critico i suoi. Ma a volte mi tocca ammettere che ciò che vede non è poi così male – ed è tutta colpa di Peaky Blinders.
In generale mi piacciono le serie TV storiche e anche quelle crime/thriller, ma ero convinta per qualche motivo che questa serie in particolare non facesse proprio per me.
Non mi ero resa conto di quanto stessi sbagliando finché non ho dato una chance al primo episodio.

Siamo a Birmingham, nel Regno Unito, 1919. La città è “governata” da una gang che si fa chiamare “Peaky Blinders“, composta per la maggior parte dai membri della famiglia Shelby. In teoria sono allibratori (si occupano delle scommesse alle corse dei cavalli), ma in pratica gestiscono anche tutto il resto – polizia compresa.
Un furto andato per il verso sbagliato sarà la causa dell’arrivo dell’ispettore Campbell (Sam Neill), che ha tutte le intenzioni di ripulire Birmingham dalla sporcizia, dal degrado e dai Peaky Blinders.

Ora, per quanto il crime e il thriller mi piacciano, non sono una grande fan delle storie di gangster/mafia, ma credo proprio che questa la seguirò.
Oltre alla bravura degli attori – Cillian Murphy (Dr Crane/Spaventapasseri di Batman Begins, per intenderci) interpreta il protagonista Thomas Shelby, Helen McCrory (Narcissa Malfoy e non solo – spettacolare nel ruolo di Medea che ha interpretato al National Theatre nel 2014) è la zia Polly, un personaggio che si ama dalla primissima battuta – e alla trama che si prospetta interessante, l’ora di puntata vola via grazie ad una regia sapiente e una colonna sonora degna di nota (la sigla è davvero bella!).
Vi consiglio di guardarla in originale – ma con i sottotitoli, perché è vero che parlano in British English, però hanno un accento stranissimo e molto particolare che vi invito ad ascoltare e che rende i dialoghi molto difficili da capire per un non madrelingua senza un aiutino.
C’è da dire che è un po’ violenta. Anche a livello verbale siamo appena più in alto del turpiloquio, quindi se non sopportate la violenza in TV vi consiglio di stare alla larga (anche se ci sono altre serie assai peggiori, riguardo questa cosa).

Insomma: trama intrigante, attori decisamente promettenti e una bella colonna sonora.
Assolutamente da continuare.

Pennac