Salve a tutti!
Come va?
Premetto che è la prima volta in assoluto che faccio la recensione di un anime – ho recensito un paio di manga, sì, ma mai un anime, non so bene perché. Ma non potevo assolutamente non parlarvi di Welcome to the Ballroom (o Ballroom e Youkoso, se preferite il titolo originale).
Cos’ha quest’anime di così speciale da avermi catturata fin dal primissimo episodio?
Né uno shojo, né uno shonen, si potrebbe definire uno spokon in cui lo sport preso in considerazione è particolare: la danza sportiva.
Per qualche verso ricorda un po’ Yuri on Ice , ma ha uno sviluppo più completo.
Composto da 24 episodi, la prima metà dell’anime segue un certo filone, mentre la seconda metà sviluppa un altro “pezzo”.
Il protagonista è Tatara Fujita, un ragazzino di terza media che non ha la minima idea di cosa vuole fare nella vita e non ha nessuna passione, nessun hobby, assolutamente niente. Sua madre l’ha abbandonato e suo padre cerca di fare del suo meglio per garantirgli un buon futuro.
Un giorno viene aggredito per strada da dei bulli e viene salvato da un uomo che, per ricompensa, lo “costringe” a seguirlo in un posto: la scuola di ballo Ogasawara. Costui non è altri che Kaname Sengoku, campione giapponese di ballo da sala… Tatara decide che non vuole saperne niente, finché non entra nella scuola e a ballare c’è nientepopodimeno che la sua cotta scolastica, la 
bella Shizuku Hanaoka. Questo basta a convincerlo ad entrare nel mondo della danza sportiva.
Quello che nasce come un capriccio si trasforma ben presto in una passione, e Tatara ha un’evoluzione spettacolare come persona.
Nella prima parte dell’anime, Tatara muoverà i suoi primi passi nel mondo della danza e dovrà vedersela con due temibili avversari: prima con il prodigio Kiyoharu Hyodo, il partner di Shizuku; dopodiché dovrà aiutare la timida Mako Akagi a riprendere il suo posto come partner del fratello, Gaju, anche egli bravissimo ballerino.
Nella seconda parte della storia, Tatara approda al liceo come una persona nuova, interessante e con qualcosa da raccontare. Nella nuova scuola incontra una ragazza che sconvolgerà la sua vita: Chinatsu Hiyama, ex ballerina anche lei, con nessunissima intenzione di riavvicinarsi ad una pista da ballo. Malgrado ciò, si ritroveranno in coppia a 
tentare di sconfiggere il colosso Masami Kugimiya a colpi di valzer e quickstep…
Credo di avervi detto fin troppo, ma voglio che trapeli tutto il mio entusiasmo per questo anime. Innanzitutto adoro già il fatto che abbiano preso la danza come sport – e da persona che balla non posso non apprezzare – ma i personaggi sono davvero belli, le puntate interessanti. Mi è piaciuto un sacco.
Tra le cose più belle:
1) l’evoluzione di Tatara. È incredibile quanto questo ragazzo cambi grazie alla danza. 
Ora, non ho visto molti spokon nella mia vita (oltre a Yuri on Ice, credo di aver visto solo Free! ) ma non credo che sia molto comune avere un protagonista che non è già un appassionato dello sport di cui si parla… in ogni caso, ha un’evoluzione spettacolare. In generale è un bel personaggio, sebbene a volte un po’ stupidotto (dopotutto è comunque un anime): è intelligente, sveglio, riesce sempre a capire la miglior cosa da fare (a volte un po’ troppo tardi ma pazienza).
2) le animazioni dei balli. Semplicemente bellissime, quanto le coreografie di pattinaggio artistico di Yuri on Ice, incantano chi guarda. Senza contare che spesso è mentre balla che Tatara ha le sue “rivelazioni” su cosa deve fare: sono dei veri e propri momenti magici.
3) i personaggi in generale. Tra i più interessanti, sicuramente Hyodo (assai enigmatico, è un vero mistero quel ragazzo), Kugimiya (un atleta disilluso in cui è 
piuttosto facile rispecchiarsi) e Chinatsu (una ragazza orgogliosa, feroce, ma anche tremendamente insicura, che si è costruita una corazza intorno per proteggere se stessa e tenere lontani tutti gli altri… detta così sembra un po’ cliché ma io l’ho adorata. E poi… vabbè, lei e Tatara sono una ship perfetta).
Potrei dire altre cento cose a proposito di questo anime, ma credo sia meglio chiuderla qui, con un bel “VEDETELO”. Non è solo per ragazze, né solo per ragazzi, secondo me potrebbe piacere a tutti (anche se capisco che ballare il valzer non è esattamente la passione principale di un ragazzo qualunque che guarda questo anime), è molto carino e vale la pena spenderci un po’ di tempo.
Detto questo, alla prossima recensione!
IL CAPPUCCINO 