Free! – Masahiro Yokotani ~ ☕☕☕

Ciao a tutti!

La recensione di oggi riguarda un anime che ho visto recentemente e che è totalmente diverso dal genere che solitamente vedo: Free!

Quest’anime è uno Spokon, ovvero un anime sportivo, il primo che vedo.

Free! parla della storia di cinque ragazzi legati dal nuoto e dall’avere tutti nomi… femminili! – sì, probabilmente i loro genitori avevano qualche problema con i nomi -. È difficile, però, parlare della trama di quest’anime… Ve la spiegherò parlandovi dei personaggi.

Nagisa Hazuki è al primo anno del liceo Iwatobi.

Ragazzo allegro e spensierato cerca subito disperatamente due ragazzi che facevano parte del suo club di nuoto alle elementari e propone loro di rifondare il club al liceo.

È il più infantile dei personaggi, ma anche quello più pieno di speranza e sempre pronto a spronare i suoi amici.

Il suo stile di nuoto – ognuno di loro ne ha uno – è la rana.

Makoto Tachibana è il miglior amico di Haru – di cui vi parlerò a breve – ed è al

secondo anno.

Accetta subito di buon grado la proposta di Nagisa e sarà determinante per convincere Haruka a collaborare.

È il mio personaggio preferito – non lo nascondo – per la sua indole mite, buona e altruista.

È il personaggio più positivo in assoluto, secondo me, anche nelle sue paure.

Il suo legame con Haruka è molto importante e profondo – basti pensare a quando Makoto, preoccupato per lui lo attende fuori casa fino a tardi

o a tutte le volte che praticamente parla per Haru senza che lui dica niente – e la loro è esattamente il mio ideale di amicizia.

Il suo stile è il dorso.

Ma passiamo al protagonista: Haruka Nanase.

Haru, come lo chiamano tutti, è un personaggio complesso.

Innanzitutto, colpisce fin da subito la sua apatia, il suo disinteresse totale per qualunque cosa. Tale disinteresse, però, svanisce senza lasciare traccia ogni qual volta si presenta ad Haru la possibilità di nuotare.

Sì, perché lui AMA l’acqua – il che è strano esattamente quanto sembra – e ciò sfocia in una totale impossibilità a trattenersi dal buttarsi in acqua ovunque lui sia.

Una delle prime caratteristiche che si scoprono oltre a quest’assurdo amore è l’assoluto talento di Haruka che incanta chiunque nuotando perché ricorda un delfino e il suo totale disinteresse a record e gare di ogni genere.

Disinteresse destinato però a scomparire quando Rin Matsuoka ritorna prepotentemente nelle vite dei suoi ex compagni di club.

Rin è la figura che porta tutte le sfaccettature del complicato carattere di Haruka alla luce, carattere che si finisce per amare.

Haruka nuota solo in stile libero, come ribadisce svariate volte.

Rin Matsuoka era, appunto, un compagno di club di Haruka, Makoto e Nagisa alle elementari ma aveva lasciato il Giappone per andare in una prestigiosa scuola australiana e diventare un nuotatore sufficientemente bravo da poter partecipare alle Olimpiadi.

Quando i ragazzi scoprono che è tornato in città e frequenta la prestigiosa Samezuka cercano di ricontattare l’allegro bambino che conoscevano ma trovano solo uno scontroso, arrogante ragazzo che non vuole più avere a che fare con loro e che vede Haru solo come un rivale.

Nel corso dell’anime si viene a conoscere il suo passato – in particolare i suoi passati rapporti con Haruka – e si scopre come è diventato questo genere di

persona.

Ma il ritornare ad avere dei rapporti – seppure d’inimicizia – con i ragazzi influenzerà tantissimo Rin e lo getterà spesso nella confusione mentre uno scalpello invisibile comincerà ad ammorbidire lentamente il suo carattere, inaspritosi nel tempo. Il suo stile è la farfalla.

Abbiamo poi Rei Ryugazaki, compagno di classe di Nagisa.

Rei è convinto che per riuscire in uno sport bastino calcoli matematici e studio. Per questo si dedica all’atletica leggera – in particolare al salto in alto – ma, nonostante la sua bravura, gli manca qualcosa che non riesce a capire finché non vede Haru nuotare: la passione.

Nagisa cerca di convincerlo ad unirsi al club fin dall’inizio e alla fine la sua caparbietà vince sulle riserve di Rei.

Rei è il più inesperto e anche il più fuoriluogo del club dell’Iwatobi.

Instaura presto un profondo legame d’amicizia con gli altri ragazzi che lo porta a scontrarsi spesso con Rin – di cui è praticamente il rimpiazzo visto che Rin non va più nella stessa scuola degli altri. –

Il suo stile è ovviamente la farfalla, come quello di Rin.

Per finire, abbiamo Gou Matsuoka, sorella di Rin.

La ragazza ha un nome maschile – sì, i loro genitori

erano un caso disperato – e passa un terzo del tempo a convincere la gente a chiamarla Kou – che è il femminile – invece di Gou. Un altro terzo del tempo lo passa ad ammirare in modo piuttosto demenziale i muscoli degli atleti.

Quel terzo rimanente è, per fortuna, la parte in cui si rende utile, come quando fa sapere ai ragazzi del ritorno di Rin, quando cerca di ripianare i rapporti tra loro, quando diventa la manager del club etc.

In generale, lei è un personaggio che non mi piace particolarmente quindi non mi sofformerò ulteriormente su di lei.

I ragazzi si confronteranno in gare di nuoto, ostacoli di ogni sorta e via dicendo.

Affronteranno se stessi e le proprie paure, rispolveranno antiche amicizie e cercheranno sempre di aiutarsi a vicenda.

In fondo, fin da bambini, loro hanno sempre creduto in due cose:

 

 

 

P.S. Mi scuso se la recensione è leggermente confusionaria, ma non sapevo bene come spiegare quest’anime…

È molto bello e lo suggerisco a tutti quelli che vogliono passare un po’ di tempo serenamente e guardando qualcosa di leggero.

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