Genius – Ron Howard – Prima Stagione ~ ☕☕☕☕

Ciao a tutti!

Come va?

La recensione di oggi riguarda una serie TV molto interessante che ho recentemente iniziato: Genius.

Partiamo dal presupposto che questa serie tv è di National Geographic, il che la rende già in partenza molto diversa dalle serie che di norma vedo, ma ciò che fa di questa serie qualcosa di speciale è il fatto che ogni stagione prenda un personaggio che ha cambiato la storia – Einstein in questa prima stagione – e riveli l’uomo dietro il genio.
Ci tengo ad informarvi che è già stata rinnovata per una seconda stagione che avrà come protagonista Pablo Picasso.

Questa prima stagione, dunque, basandosi sulla biografia Einstein, His Life and Universe di Walter Isaacson, ci mostra aspetti di Albert Einstein (Geoffrey Rush – sì, Barbossa) che di norma ignoriamo.
Ci mostra il rapporto che aveva con Mileva (Samantha Colley/Sally Dexter), la donna che lo ha affiancato in importanti ricerche e in parte della sua vita, con Elsa (Emily Watson/Gwendolyn Ellis), la sua seconda moglie, con gli illustri fisici dell’Accademia Prussiana, con la Germania, nazione che fin da giovane ripudiò, con il nazismo e via dicendo.
Il tutto affiancato, ovviamente, dalle sue ricerche e dalle sue scoperte.
In fondo, per lui il suo lavoro e la sua vita privata erano tutt’altro che separati.

Inoltre, non solo viene trattata una storia interessante, una vita appassionante, non solo viene spiegata la grandezza della rivoluzione einsteiniana, ma si ha anche davanti una serie tecnicamente ottima, con una regia, una sceneggiatura e degli attori a cui non si può dire niente.

Tra l’altro, questa stagione ha il potere di socchiudere la porta della fisica anche davanti a chi, come me, non è un fan della materia. Sta a noi poi decidere se aprire quella porta e scoprire le meraviglie che vi si celano dietro o se ignorare quello spiraglio di luce e passare oltre.

Insomma, consiglio davvero questa serie, a tutti.
Solo un’ultima cosa: vedetela doppiata, la voce dell’attore che fa Einstein da giovane (Johnny Flynn) è… Be’, diciamo che è poco piacevole.

 

Pirandello