Buondì!
Scusate se il commento esce oggi invece di ieri, purtroppo ho avuto un esame universitario che mi ha preso praticamente tutta la giornata.
Ma bando alle ciance e cerchiamo di capire cos’è successo in questa nuova, delirante puntata della settima stagione di the 100 (qui potete trovare le puntate passate).
In questa quinta puntata, non solo abbiamo avuto ambientazioni diverse, ma anche linee temporali che si sono alternate e intrecciate. Vi lascio alla fine del commento-riassunto una timeline che ho trovato su Reddit e che potrebbe essere utile per avere un quadro generale.
Cerchiamo ora di fare un po’ di chiarezza.
Cominciamo da Bardo nel passato (“45 giorni fa”).
Octavia è stata portata a Bardo dai Discepoli e, dopo un fallimentare tentativo di fuga, viene portata in una stanza bianca e sottoposta ad una specie di interrogatorio tramite una macchina che è in grado di estrarre i ricordi dalla sua mente.
Ci vengono presentati in questo frangente due personaggi: il giovane Levitt, lo scienziato che deve usare la macchina su Octavia, e il super capo dei Discepoli, Damien Darhk… Ehm, intendevo, Anders.
ma questo non si è stufato di fare sempre lo stesso ruolo in tutte le serie della CW?
Nello scandagliarle la mente, Levitt, che già non approvava l’idea di infliggere del dolore a Octavia, incappa in Hope e lui e Octavia fanno un patto: lei collaborerà se lui la aiuterà a tornare a Skyring per Hope.
È così che Levitt diventa uno di noi e si binge-watcha le prime tre stagioni di The 100 tramite la mente di Octavia. Purtroppo, viene interrotto prima di poter vedere la fine della City of Light (o forse dovremmo dire per fortuna? Si è risparmiato le stagioni peggiori, in fondo). Interrotto da chi? Nientepopodimeno che da Hope, ormai adulta, venuta a salvare “zia O”.
Che poi, Levitt già aveva palesemente un debole per Octavia, ma dopo il binge-watching crush totale proprio! E la ship è partita subito, molto più forte della ship con Gabriel. Speriamo solo che non me lo facciano fuori, cucciolo.
A questo punto, Levitt le aiuta a fuggire e scopriamo cosa causa la perdita della memoria e in che modo Octavia si è tatuata il codice sulla schiena (ricordate? Il codice che nella sesta stagione Gabriel usò per “aprire l’anomalia”).
Ora, parliamo un attimo della questione della memoria.
Come sapete, ho inveito assai contro Clarke & Co. quando hanno deciso di ignorare le tute dei discepoli che avevano ucciso. Non mi ero soffermata, però, sul fattore memoria, ma in effetti, senza caschi, non dovrebbero avere problemi a ricordare? O succede solo tra Sanctum e Skyring/Bardo? E, nel caso, perché solo tra questi? Mi sono persa qualcosa io?
Torniamo a noi. Nel cercare di salvare anche Diyoza, Hope, ovviamente, viene catturata dai bardiani e, alla fine (“7 giorni fa”), fa un patto con Anders: se Hope li aiuterà a recuperare Octavia, loro risparmieranno Diyoza.
Subito dopo aver mandato Hope, Anders fa partire dei soldati con la missione di prendere Clarke (perché “Clarke è la chiave di tutto”, ricordiamocelo), da un lato, e uccidere Hope, dall’altro.
Approdiamo, così, al presente.
Il magico trio GHE, con il loro solito charme, approdano a Bardo. Hanno solo 30 minuti per trovare Levitt e farsi aiutare a liberare Diyoza, Octavia e Bellamy. In successione, quindi, avviene che:
- Hope ammazza le guardie a caso in totale modalità Echo
- Gabriel, secondo me, inizia a non essere felice delle sue compari
-
Chissà se questo tizio li ha sgamati davvero o no
Mentre cercano Levitt, vengono costretti a partecipare ad un rito o qualcosa del genere in cui Anders sta facendo un sermone che serve come spiegone.
Spiegone per cosa?
Semplice: ci viene rivelato che sulla Terra c’era una pietra dell’anomalia e tramite quella (non tramite l’Eligius) gli antenati, guidati dal Pastore, sono approdati su Bardo. Non viene spiegato poi bene come, i Bardiani autoctoni si estinsero perché non credevano nel Pastore. - Hope vuole uccidere Anders e viene fermata da Echo (ebbene, sì, Echo ha più buonsenso di Hope, non dico altro)
- Alla fine della cerimonia, GHE trovano la stanza in cui Octavia è stata di nuovo attaccata alla “macchina scandaglia ricordi”
- Echo costringe lo scienziato che sta operando su Octavia a dire che fine ha fatto Bellamy
- RIVEDIAMO BELLAMY! Ok, compare per pochissimo e vogliono pure farci credere che sia morto (dai, senza un corpo?), ma comunque: BELLAMYYYYY!!!!
- Echo sbrocca, perché pensa che Bell sia morto, è uccide lo scienziato, aka la persona di cui avevano bisogno per completare la missione.
Quando dicevo che speravo avrebbero finalmente dato una degna evoluzione al suo personaggio, non intendevo un’evoluzione alla Finn…
Passiamo ora a Sanctum.
Dunque, dunque, dunque. La Wonkru è ancora scissa e continuano a odiare Indra, che nel frattempo è a capo di più o meno tutto (anche perché è praticamente l’unica ancora dotata di un cervello).
I “Devoti” (aka il nome appena coniato per i credenti dei Prime) decidono di uccidersi uno all’ora finché non verrà liberato Russell Prime.
Benché io fossi della stessa opinione di Murphy, ad esser sincera, Indra e Emori non possono accettare di lasciar morire tutte quelle persone, ma allo stesso tempo non si può liberare Russell. Che fare quindi? Murphy viene mandato nel covo dei Devoti.
Purtroppo le cose sfuggono di mano (Murphy vede che volevano sacrificare dei bambini e scapoccia) e alla fine i Devoti scoprono che Murphy non è Daniel Prime.
Poco prima di esser ucciso dai Devoti, Murphy viene salvato da Emori e Russell.
Quest’ultimo, che, ricordiamocelo, è Sheidheda, approfitta della situazione per essere un pelino violento e fare un bel discorso che si conclude con un bellissimo “se volete essere perdonati, inchinatevi. In ginocchio o la morte“.
E ho ADORATO che per questo Indra capisce chi sia in realtà Russell. Tutta la parte in cui lei lo scopre e glielo fa capire, la parte in cui si prende la sua piccola vendetta… Grazie, Indra, grazie di esserci. Donna spettacolare.
Tra l’altro, essendo l’unica cerebro-dotata, appena capisce che Russell è Sheidheda che fa? Lo ammazza a caso? No. Gli toglie il chip, di modo che, quando potrà ucciderlo, sia sicura di averlo ucciso per sempre.
Nel complesso, una puntata carina.
Probabilmente, mi sto abituando alla stagione, perché mi è sembrata una puntata migliore di quella che in realtà è. La storia su Bardo continua a interessarmi più di quella su Sanctum (Emori e Murphy sono l’unica cosa bella di questo filone narrativo) e non vedo l’ora di vedere il prossimo episodio, Nakara, sia perché sono curiosa di quello che combineranno Clarke e Raven (perdonatemi, ma degli altri di quel gruppo non mi interessa) sia perché la mia speranza Bellarke è rinata. DAIIIIIIII, NON SARÀ ECHO A TROVARE BELLAMY MA CLARKEEEEEEE!!! Sarebbe bello se si trovasse a Nakara, ma potrebbe anche trovarsi su un altro pianeta… Dai, sento che ce la potremmo fare.
Voi avete visto l’episodio? Che ne pensate?
Pirandello
Come promesso, la timeline:
IL CAPPUCCINO 