The Resident – A.H. Jones, H. Schore, R. Sethi- PILOT ~ ☕☕☕

Ciao a tutti!

locandinaDa poco, è iniziato questo nuovo medical drama e avrei voluto fare la recensione del pilot appena uscito ma, sapete com’è, l’università ha richiesto una buona fetta del mio tempo.

Ad ogni modo, voglio assolutamente parlarvi di questa serie che, non lo nascondo, mi ha incuriosita da subito per la presenza di un volto familiare (sì, è proprio lui, Logan di Una mamma per amica) e perché la trama sembrava davvero interessante.

Ma prima di entrare nelle specifiche, direi che è il caso di spendere due paroline sulla trama del pilot.
Per inciso, con “pilot” intendo i primi due episodi dato che sono stati rilasciati uno subito dopo l’altro – mi sembra il giorno successivo.

Il Dr. Devon Pravesh (Manish Dayal) è un giovane promettente specializzando che viene affidato ad uno specializzando anziano, il Dr. Conrad Hawkins (Matt Czuchry), un giovane scorbutico, scostante e pieno di sé che fin da subito mette alla dura prova il novellino. Presto si scopre, però, che Conrad è in realtà uno dei migliori medici in circolazione ed è anche l’unico – o quasi – che osa tener testa al famigerato Dr. Bell (Bruce Greenwood), primario di chirurgia, venerato da tutti come medico eccellente, quando il primario dalla moralità a dir poco discutibile non si fa problemi ad occultare “omicidi per negligenza” o a minacciare colleghi per fare interventi o a mettere in pericolo la vita dei pazienti.

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Ma perché Bell permette a Conrad di parlargli così?
Perché non gliene fa passare di tutti i colori come con qualunque altro collega?
5a5f7d1d20293.imageE cosa nasconde il passato da marine di Conrad? Possibile che sia un angelo della morte?

Sono tanti gli interrogativi che ci vengono presentati fin dall’inizio e sicuramente i personaggi sono ben costruiti per accattivarsi il pubblico, ma qui finiscono i pregi.

O meglio.

La serie è carina, fatta bene e sicuramente è superiore ad un Grey’s Anatomy sia a livello medico che a livello di personaggi. È superiore anche ad un The Night Shift, volendo.

Ma il problema è che questa serie si concentra sul fatto dell’etica che si scontra con l’aspetto finanziario – oggettivamente gli ospedali, specialmente quelli americani, sono un vero e proprio business – che, a mio parere, solo quel colosso che è Dr. House è riuscito ad affrontare in modo serio, veritiero.
The Resident cerca di trattare le stesse tematiche e di sfruttare un personaggio carismatico ma finisce per diventare più… banale. Non c’è assolutamente niente di nuovo in quello che ci mostra e sceglie anche gli esempi più banali. Almeno per ora, magari con i prossimi episodi troveranno degli espedienti più interessanti (io me lo auguro).

Insomma, io non dico che sia da buttare, anche perché siamo ancora all’inizio e magari si svilupperà molto meglio, sorprendendomi.

Schermata-2018-01-22-alle-14.31.11.pngIn fondo le carte in regola ci sono: un protagonista affascinante e tormentato, un antagonista che si odia dal primo istante, un co-protagonista che potrebbe avere uno sviluppo interessante e una cornice non male.

Io continuerò a vedere e incrocerò le dita.

Ma per quel che ho visto finora, se proprio volete iniziare un medical drama, lasciate stare questo, iniziate The Good Doctor.

Ad ogni modo, io proverò a vedere qualche episodio. Se dovesse migliorare, vi farò sapere!

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