Eroi dell’Olimpo, L’Eroe Perduto – Rick Riordan ~ ☕☕☕☕

Buooooooonasera!
Come state vivendo questo inverno pazzerello? Tutto bene?
Spero di sì.

259413Ad ogni modo, sono qui perché volevo approfittare della recensione di oggi per parlarvi di un libro davvero carino che ho letto di recente sotto coercizione (mia sorella è un “tantino” fan sfegatata di Rick Riordan, quindi aspettava con trepidazione di potermi imporre la seconda saga dello scrittore diventato famoso con le avventure di Percy Jackson). Il libro in questione altro non è che il primo capitolo de Gli Eroi dell’OlimpoL’Eroe Perduto.

Gli Eroi dell’Olimpo è una saga di cinque libri che ci permette di continuare a seguire le avventure di quel Testa d’alga che Percy non è altro e scoprire a cosa si riferiva la terribile profezia pronunciata da Rachel alla fine della prima saga (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo).

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla trama!

40272b69156522a3289ef5a62f9c0332--superman-shirt-hipsterCosa fareste voi se vi risvegliaste in preda ad un’amnesia totale su uno scuolabus, mano nella mano con una ragazza bellissima, vicino ad un ragazzo iperattivo che sostiene di essere il tuo migliore amico e con un coach che ti sbraita contro e che sospetta palesemente che tu non sia mai stato su quell’autobus fino a qualche secondo prima?
Cosa fareste se dei turbini d’aria vi attaccassero e il suddetto coach, nel difendervi, mostrasse delle gambe caprine?
Cosa fareste se una ragazza bionda dallo sguardo tempestoso – quanto confuso – arrivasse dal cielo in groppa ad un pegaso e vi portasse in un campo chiamato “Campo Mezzosangue” perché, be’, siete semidei?
E cosa fareste se prima ancora di poter dire “Figo, e io di chi sono figlio?” veniste spediti in missione perché Era ha non si sa quale piano per sconfiggere un antico nemico che si sta risvegliando nell’ombra?
Ecco, questo e qualche altro “piccolo” problema sono quelli che Jason dovrà affrontare insieme all’affascinante Piper e al divertente Leo.

percy-jackson-and-the-olympians-series-0dc3Allora, parliamone.
Questo libro mi è piaciuto molto per vari motivi, primo fra tutti il fatto che Rick Riordan abbia continuato a regalarci le avventure del Campo Mezzosangue – con qualcosa in più.

Lo stile è quello di Riordan – tagliente, divertente, accattivante – ma questa volta ha un qualcosa di diverso.
Infatti ogni capitolo è scritto dal punto di vista di un diverso personaggio (Piper, Jason e Leo in questo primo volume) e, di conseguenza, la comicità che ha sempre caratterizzato i libri di Riordan si deve “adattare” al personaggio.
Questo libro presenta, inoltre, la saga come più seria. La sensazione di ansia e di mistero è maggiore sia perché, proprio per via dei diversi punti di vista, si viene a conoscenza dei vari passati dei personaggi ma se ne condividono anche i dubbi e ci si trova ad avere sempre più interrogativi, sia per il fattore amnesia.
Jason-Grace-by-ViriaIn fondo, tu, come tutti loro, non hai idea di chi sia veramente Jason, cosa facesse prima, da dove venga e via dicendo e ti ritrovi ad empatizzare con Piper (e se il ragazzo di cui mi sono innamorata non esistesse?), con Leo (e se il mio migliore amico non esistessse?) e con chiunque altro abbia dubbi su Jason: ci si può veramente fidare di uno splendido nessuno sbucato da chissà dove per volere di chissà chi con lo scopo di fare chissà cosa?

Ad ogni modo, nonostante i toni un po’ più seri e (purtroppo) l’assenza di Percy in questo primo volume, Rick Riordan riesce a riportarci in questo meraviglioso mondo e a farci apprezzare – chi più chi meno – i nuovi personaggi.

repair_boy_by_viria13-d60qzxaLa seria determinazione di Jason, la sua leadership naturale, la lotta di Piper per farsi apprezzare per qualcosa di più del suo aspetto fisico e per riconquistare l’amore che teme di aver perso, la simpatia di Leo, il suo ingegno, la sua intelligenza, le sue pessime battute… Tutto ciò e tanto altro ancora concorre a farti tifare per questo trio improvvisato e ad innamorarti di loro – specialmente di Leo *coff coff* -.

Inoltre, è molto interessante notare come questi tre si rapportino con la loro natura semidivina. Nella prima saga, infatti, Percy era l’unico – o quasi – al campo a non sapere nulla della sua natura e la scopre ed affronta a 12 anni. Piper, Jason e Leo, invece, hanno 16 anni, non sapevano nulla eppure – in qualche misterioso modo – sono riusciti a sopravvivere “nel mondo esterno”.

Come? Perché? Cosa si cela dietro ognuno di loro? Cosa ha in serbo per loro quel nemico che si muove dalle più oscure profondità della terra?

Scoprirete tutto solo leggendo e… Fidatevi, ne vale la pena.

P.S. Tranquilli, Percy nella saga c’è! Solo nel primo volume, per una serie di ragioni che scoprirete solo leggendo, è assente.

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