Il ragazzo invisibile – Gabriele Salvatores (2014) ~ ☕☕☕

locandinaSalve a tutti e buon anno dallo staff!

Spero che il vostro 2018 sia iniziato al meglio.

La recensione di oggi (la prima dell’anno! Che emozione)  riguarda il film del 2014 Il ragazzo invisibile. Lo ammetto, l’ho visto solo perché ero incuriosita dal trailer del secondo capitolo, che uscirà nelle sale cinematografiche italiane domani 4 Gennaio.
A pensarci bene, una volta avevo cominciato a vederlo, ma non mi aveva preso… invece stavolta è stato tutto diverso.

Andiamo con ordine e partiamo dalla trama.

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Michele Silenzi (Ludovico Girardello) è un tredicenne che abita a Trieste. È un ragazzo timido e non particolarmente amato a scuola, anzi, perlopiù viene ignorato oppure bullizzato da due compagni, Brando (Enea Barozzi) e Ivan (Riccardo Gasparini). Ha una cotta segreta per Stella (Noa Zatta), un’altra compagna di classe, che non lo vede neanche (metaforicamente, è chiaro).
Quando viene invitato alla sua festa di Halloween, però, decide di andare, e con i pochi soldi che non gli tolgono i due bulletti, compra una specie di costume.
La festa è, ovviamente, un disastro, e il povero Michele viene umiliato davanti a tutti. Tornato a casa, in un momento di sconforto al pensiero di tornare a scuola l’indomani, esprime il desiderio di essere invisibile.
Il_ragazzo_invisibileLa mattina dopo… Non c’è più.

 

O meglio, lui c’è. Si vede ancora. Ma gli altri non lo vedono.
All’inizio pensa che sia uno scherzo. Poi pensa che sia il costume. Non trova una risposta, ma una cosa è certa: non è in grado di controllarlo. Appare e scompare apparentemente a casaccio, e soprattutto nei momenti peggiori (non dimentichiamoci che ha tredici anni, probabilmente l’età peggiore della vita umana).
Soltanto quando incontra suo padre Andreij (Christo Jivkov) per la prima volta, Michele scopre la verità. E la verità ha origini più antiche, ha a che fare con la lontana e fredda Russia e con un gruppo di persone speciali.
Nel frattempo, si infittisce il mistero dei ragazzini rapiti a Trieste: prima Martino Breccia (Filippo Valese), piccolo genio della scuola di Michele, poi Brando… quando

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anche Stella viene rapita, Michele decide di andare a salvarla,  non sapendo che i rapitori stanno cercando proprio lui…

 

Lo so, lo so, la trama non sembra un granché, ma se vi dicessi di più farei spoiler oppure vi rovinerei parecchie belle scene.
Per essere un film italiano di supereroi, non è affatto male. Per essere il primo film italiano di supereroi (sì, lo so che state pensando a Lo chiamavano Jeeg Robot, ma è uscito dopo), è davvero fatto bene. La trama regge. I personaggi pure, anche se metà cast è minorenne e fa un effetto strano vedere dei bambini in un film di supereroi. Perfino gli effetti speciali sono fatti bene.
Mi piace moltissimo la storia della famiglia di Michele, in generale, l’ho trovata per niente scontata (all’inizio anche io ero convinta che fosse stato il costume a dargli i poteri) e molto intrigante.
La cosa più bella però sono i messaggi nascosti dentro il film. Oltre all’avventura del supereroe, c’è la storia di un bambino che diventa ragazzo, di un’età difficile in cui più o meno tutti, credo, avremmo voluto essere invisibili. Michele è un personaggio cover1300complicato, nonostante sia un bambino, e cresce moltissimo nel corso del film. A complicare questa figura ci sono i silenzi, i rapporti conflittuali con le persone – specialmente con la madre Giovanna (Valeria Golino), perché a quell’età i genitori hanno sempre torto – adulti o coetanei che siano. È un personaggio che nasconde una serie di ombre, ed è questo a renderlo molto interessante.

La conclusione, poi, mi ha lasciata col fiato sospeso (ma non quanto avrei voluto, maledetto trailer del secondo film) e sinceramente voglio proprio andare a vedermi il sequel.

Se vi state chiedendo perché abbia dato solo tre tazze di cappuccino, è perché comunque non penso che sia un film stupendo, tra tutti i film di supereroi che ho visto, ma secondo me vale la pena vederlo. Dovreste dargli una chance.
Alla prossima!

 

P.S: se del Ragazzo invisibile non ve ne importa granché, qui potrete vedere cos’altro offrono i cinema a Gennaio…

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