Il Ciclo dell’Eredità – Christropher Paolini ~ ☕☕☕☕☕

Buongiorno!
Come state?

La recensione di oggi la rimando da… un anno? Due? Insomma, una marea di tempo, ma è giunto il momento di affrontarla.
Oggi voglio parlarvi di Eragon e tutto il Ciclo dell’Eredità.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Sono quattro libri al momento (sembra che Paolini sia all’opera di un quinto… Chissà, noi ci speriamo, poi staremo a vedere), Eragon, Eldest, Brisingr e Inheritance, e questi sono i libri con cui sono cresciuta.
Non Harry Potter, non Narnia, nemmeno Fairy OakEragon.
Per questo è difficile parlarne, quindi mi scuso da ora se dovessi suonare… “fangirlante”.

locandina schifio.jpgHo amato questa saga per tantissimi motivi, ma, sfortunatamente, la maggior parte delle persone che conosco non ha mai provato il brivido di volare sulle ali di Saphira attraverso Alagaësia.
E perché questo?
Perché hanno visto il film.

Ecco, ora fatemi – e fatevi – un favore: DIMENTICATE QUELL’OBBRIOBRIO DI FILM.

Detto ciò, direi che possiamo iniziare.
TRAMA!

pietraaaaaaaaaaaa.jpgEragon è un giovane di  circa quindici anni che vive a Carvahall con suo zio, Garrow, e suo cugino, Roran.
Un bel giorno, mentre è a caccia sulla Grande Dorsale, incappa in una bellissima pietra blu cobalto, una specie di enorme zaffiro. Sorpreso, la porta con sé e prova a venderla per della carne al burbero macellaio Sloan, fallendo dato che quest’ultimo non vuole nulla che provenga da “quelle maledette montagne”.
A questo punto il giovane si trova “costretto” a tenerla e la porta a casa.
cambiare vita tzan tzanMa quello che non sa è che quella pietra è un uovo e la creatura al suo interno porta con sé meraviglie e terribili guai.
E quest’essere ha scelto proprio Eragon come suo cavaliere, cambiandogli così la vita per sempre.

Questa saga è estremamente avvincente, ambientata in un mondo costruito benissimo tra culture dettagliate, lingue misteriose, una geografia ben specifica – non ai livelli de Il Signore degli Anelli, ma non siamo molto distanti -, con draghi, battaglie epiche, magie, amore e amicizia, adatto sia ad un pubblico maschile che ad uno femmnile, con personaggi che crescono, maturano e si evolvono insieme al lettore e all’autore – Paolini aveva solo quindici anni quando iniziò a scrivere Eragon e ventotto quando scrisse l’ultima parola di Inheritance –.

I personaggi sono meravigliosi.
angela_and_solembum_by_ticcy-d74o9o4Tolto Eragon che, paradossalmente, è probabilmente uno dei personaggi meno accattivanti, abbiamo a che fare con personaggi del calibro di Angela e Solembum, un duo che grazie alla loro stravagante stranezza mista ad una profonda e quasi inquietante saggezza ottiene un posto speciale nel cuore di chiunque incappi murtaaaaaaaaaaaaaaaaghnella loro storia, di Murtagh, che non lo si può comprendere a pieno finché non si è giunti all’ultimo libro, che lo si ama e lo si odia continuamente, di Arya, l’elfa che nasconde secoli di segreti e misteri dietro al suo malinconico sorriso, di Brom, che ti conquista dalla sua prima apparizione, così avvolto dal mistero, con un passato che grava sulle sue spalle e che, man mano che verrà svelato, chiarirà molte cose non solo su Brom stesso ma sulla storia dell’intera Alagaësia, di Roran, che da campagnolo sempliciotto diventa un uomo, un marito, un padre, un guerriero senza mai, però, perdere la propria essenza buona e un po’ ingenua, di Nasuada, che giovanissima guida una delle più grandi resistenze ribelli di Alagaësia…

Potrei parlare per ore dei personaggi di questa saga, di come ognuno di loro abbia rappresentato una fase della mia crescita, ma non voglio annoiarvi.
Diciamo solo che, oltre ai personaggi sovracitati, anche il cattivo principale della saga è davvero interessante e la sua storia risulta tutt’altro che banale.

d71959cc5e5d73790f499f43f6a89d4c

Molte persone sono morte per le loro convinzioni… Il vero coraggio è vivere e soffrire per ciò in cui credi”

Nonostante sia un fantasy relativamente leggero, le tematiche che vengono trattate, anche solo sfiorate in certi casi, e i messaggi che vogliono esser comunicati sono molto profondi e sempre attuali.

A livello stilistico, devo dire che il modo con cui Paolini scrive è piacevolissimo.
Si legge volentieri e, benché i libri siano dei volumi piuttosto spessi, li si finisce in un batter d’occhio vista la scorrevolezza con cui sono stati scritti.
Emozionalmente parlando, ti coinvolge in modo totale e assoluto, spesso spezzandoti il cuore barbaramente.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Ovviamente si percepisce la differenza dovuta all’età dell’autore nei vari libri, ma trovo che questa cosa si sposi perfettamente con l’evolversi della storia, che diventa man mano più seria.
Devo dire, inoltre, che ho trovato molto intelligente anche la scelta dei titoli, ma questo lo capirete solo una volta letti i libri.

Non ho altro da aggiungere se non di non farvi arrestare da Eldest.
Il secondo capitolo di questa bellissima saga, infatti, può risultare più noioso per svariati motivi, ma, fidatevi, finirlo per approdare a quella meraviglia che è Brisingr ne vale eccome la pena.

Buona lettura e buon anno a tutti!

 

Lascia un commento