Ciao a tutti! In questa recensione parleremo del nuovo Jumanji, che potrete vedere nelle sale dal 1 Gennaio, ma che noi abbiamo avuto il privilegio di vedere in super anteprima!
Con questo genere di sequel c’è sempre il rischio che rientri nella categoria “non al pari con l’originale”, ma sono molto contenta di poter dire che questo film è riuscito molto bene ad aggirare il problema. La soluzione migliore in questa situazione è infatti, secondo me, trattare il tema principale in un modo completamente diverso, ed è proprio quello che hanno fatto con questo nuovo Jumanji, chi di voi ha visto il trailer ha già capito cosa intendo.
Chi si ricorda esattamente come finisce Jumanji del 1995? Il famigerato gioco da tavolo, finito su una spiaggia, viene notato da un ragazzo che passeggiava lì vicino. Be’, il sequel di più di 20 anni dopo inizia esattamente da questa scena, ambientata sempre negli anni ’90, e di questa cosa sono davvero molto grata: sono vent’anni che mi chiedo chi sia quel poveretto che ha trovato Jumanji e che fine abbia fatto… ora ho le risposte. Dopo esser stato raccolto, il gioco viene crudelmente snobbato dal ragazzo, che preferisce giocare con i videogiochi super moderni della sua epoca. Dopo questa scena strappa lacrime, Jumanji decide di intraprendere un make over e la mattina seguente il ragazzo trova al suo posto un nuovo videogioco, Jumanji 2.0.
Nonostante il nuovo look, il gioco non perde le vecchie abitudini e risucchia il suo giocatore. Ben 20 anni dopo, in un liceo, quattro ragazzini, Spencer (Alex Wolff), Fridge (Ser’Darius Blain), Bethany (Madison Iseman) e Martha (Morgan Turner), rispettivamente il nerd, il campione di football, la più carina della scuola e la secchiona solitaria, finiscono in punizione e si imbattono nell’antiquato videogioco. Così, subito dopo aver scelto gli avatar, vengono risucchiati dal videogioco e si ritrovano nella giungla nelle vesti dei personaggi scelti come avatar.
Ho aspettato tanto questo film e sono pienamente soddisfatta, anzi direi che ha superato le mie aspettative. Ciò che ho apprezzato è proprio il fatto che avesse molto poco a che fare con il vecchio Jumanji, non fraintendetemi, ho amato e amo tuttora il film del ’95, proprio per questo sono contenta che non l’abbiano rovinato provando ad emularlo. Persino il genere è diverso: mentre il primo viene classificato come thriller, il secondo di thriller non ha neanche l’ombra ed è classificato come film d’azione, ha anche un taglio decisamente più comico.
Già solo conoscendo il cast sapevo che l’avrei adorato. Troviamo Dwayne (The Rock) Johnson nei panni del Dr. Smolder Bravestone, avatar di Spencer, l’inimitabile Jack Black nei panni del Professor Shelly Oberon, avatar di Bethany, Karen Gillan che interpreta Ruby Roundhouse, avatar di Martha , Kevin Hart nei panni di Moose Finbar, avatar di Fridge e Nick Jonas nei panni di un personaggio di cui non posso rivelarvi niente. Per chi se la fosse persa, abbiamo già incontrato Karen Gillan nei panni di Amelia Pond in Doctor Who insieme a Matt Smith e nei panni di Nebula nei Guardiani della Galassia, non sto a spiegarvi come è diventata una delle mie attrici preferite. Jack Black, il mio attore comico preferito in assoluto, vi farà morire con la sua interpretazione di un’adolescente bloccata nel corpo di “un uomo di mezza età in sovrappeso”.
Che altro dire, il film è consigliatissimo a tutti, senza limiti di età, ha scene d’azione mozzafiato, è divertentissimo e non manca una parte toccante e di crescita dei personaggi. 
Alla prossima!
IL CAPPUCCINO 