The Handmaid’s Tale – Bruce Miller – PILOT ~ ☕☕☕☕

locandinaSalve a tutti!

Ebbene, immagino che il titolo che vi propongo oggi sia abbastanza familiare per tutti, in quanto questa serie TV ha semplicemente spopolato.

Confesso di aver visto il primo episodio senza nemmeno leggere la trama. Ero semplicemente stufa di vedere solo gente entusiasta e volevo almeno capire perché. Prima di cominciare, sapevo solamente che era una serie drammatica, amatissima e, a giudicare da qualche poster trovato sul web, di ambientazione storica.
Certo non immaginavo un primo episodio di questo tipo.

L’impatto iniziale è stato fortissimo. Innanzitutto perché, anziché trovarmi nel passato, come avevo immaginato, mi sono ritrovata nel futuro – distopico, ma per nulla improbabile. Anziché trovare una storia d’amore dietro l’angolo, ho trovato un posto dove l’amore è proibito.
Insomma, esattamente il contrario di quanto avevo immaginato.
Vi racconto la trama in due (ma proprio due) parole.

Siamo in un futuro non specificato ma prossimo.  Gli Stati Uniti hanno assunto un nuovo nome, “Gilead”, e sono diventati una teocrazia.
La fertilità del genere umano è scesa a livelli drastici. La maggior parte delle donne è sterile.
Le poche fortunate rimaste fertili sono scovate, catturate e usate come “madri sostitutive” (non a pagamento), insomma sono delle vere e proprie schiave vendute alle famiglie più importanti non in grado di generare figli e hanno il compito di fare ciò che le altre donne non sanno fare.handmaids- difred e diglen

Difred (Elisabeth Moss – il nome nella serie originale è però Offred, in italiano ovviamente viene tradotta la particella “of”) diventa un'”Ancella” contro la sua volontà, finendo a lavorare per i signori Waterford, mentre cercava di guadagnarsi la libertà. Ora invece è costretta a eseguire ciò che dicono le Scritture, in un posto dove perfino il suo vero nome, June, non è ammesso e dove ogni sua mossa viene osservata e registrata.
Il suo obiettivo, però, è ritrovare sua figlia, Hannah (Jordana Blake), che non vede dal giorno in cui ha tentato di fuggire da Gilead, e andare a vivere in pace da un’altra parte.

La serie è tratta da un romanzo del 1985 di Margaret Atwood, scrittrice femminista, romanzo che adesso è finito nella mia lista dei libri da leggere.
Oltre al fatto che è una serie fatta molto bene a livello tecnico, con un cast per niente male (comprende infatti attori come Joseph Fiennes, Alexis Bledel e Yvonne Strahovski), tratta argomenti che mi interessano tantissimo.
Infatti si spazia da argomenti come il fanatismo religioso (che secondo me è abbastanza in secondo piano rispetto ad altri, nonostante possa sembrare il più in evidenza) a problemi etici del mondo di oggi (se non sbaglio, la questione degli “uteri in affitto” è discussa ancora oggi), all’inquinamento, alla libertà e ai diritti della donna. Insomma, tutti argomenti che mi stanno abbastanza a cuore e che quindi mi hanno toccata nel profondo.
Sinceramente ho provato moltissima empatia verso il personaggio di Difred, ma anche verso Diglen (Alexis Bledel), che vediamo già nei primi minuti ma che conosciamo davvero solamente verso la fine dell’episodio. Mi sono ritrovata a serrare i denti con lei e a trattenere le parole con lei, insomma per farla breve: la storia mi ha preso. E il bello è che io mi aspettavo un Downton Abbey e invece mi sono ritrovata in Hunger Games…

Insomma, se vi piace il genere distopico, se avete voglia di arrabbiarvi contro un regime dispotico e volete vedere una protagonista forte, quieta ma non sottomessa, piegata ma non spezzata, date un’occhiata a questo primo episodio.
Detto questo… scappo a vedere il prossimo!

 

2 thoughts on “The Handmaid’s Tale – Bruce Miller – PILOT ~ ☕☕☕☕

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