Assassinio sull’Orient Express – Kenneth Branagh (2017) ~ ☕☕☕☕

Ciao a tutti!

locandinaLo scorso 30 novembre è finalmente arrivato nei cinema la trasposizione cinematografica di uno dei libri che amo di più e come potevo non parlarvene nella recensione di oggi?

Sto ovviamente parlando di Assassinio sull’Orient Express, film diretto, co-prodotto e interpretato (sì, quest’uomo si è proprio dato da fare a ‘sto giro!) da Kenneth Branagh.

Ho amato il libro, quindi non nego che inizialmente fossi davvero preoccupata per questo film, ma il primo – e unico – trailer che vidi mi rassicurò: sembrava fatto davvero bene.
Quindi, carica di aspettative, sono andata al cinema e ne sono uscita.. Felice, contenta, soddisfatta.

Ma, innanzitutto, per chi non dovesse conoscerla, vi dico due paroline sulla trama.

4100177300000578-4563524-Choo_choo_Murder_On_The_Orient_Express_arrives_in_theaters_Novem-a-11_1496336313785Hercule Poirot (Kenneth Branagh), uno dei migliori investigatori al mondo, dopo aver risolto l’ennesimo caso, è stanco e vorrebbe prendersi una vacanza. Ma ad Istanbul riceve delle notizie su un caso che stava seguendo a Londra e si trova costretto a ripartire il giorno stesso sul celebre treno Orient Express.
Decide comunque di godersi in totale relax i tre giorni che dovrà passare sul treno, ma il destino ha deciso diversamente.
ratchettInfatti, un uomo, un certo signor Ratchett (Johnny Depp), viene ucciso proprio quando il treno si trova bloccato a causa di una valanga e il nostro caro investigatore belga si ritrova a dover risolvere questo mistero.
Ma indagando, scopre che la storia dietro a questo omicidio è molto più complessa di quanto avrebbe mai potuto immaginare e si troverà a dover fare i conti con la propria idea di giustizia.

Che dire?
Ho già accennato che mi ritengo soddisfatta da questo film – ha infatti superato le mie aspettative –, ma questo non significa che non ci siano state delle modifiche.

poirotDi che cambiamenti sto parlando?
Del fatto che hanno deciso di alternare scene all’interno del treno con scene al suo esterno, per esempio, dell’aggiunta di alcune scene di azione, delle modifiche ad alcuni personaggi (inclusa la caratterizzazione fisica di Poirot) e qualche altra piccola cosetta.

esternoNel primo caso, capisco che aggiungere scene all’esterno serva per spezzare la monotonia delle interviste all’interno del treno – in fondo i ritmi narrativi alla Agatha Christie sono un po’ lenti, si sa – ma fa perdere quel senso di… “claustrofobia” che aleggia nel libro.
In particolare, non ho molto apprezzato la decisione di ambientare la scena della “rivelazione del mistero” all’esterno.
In che senso?
murder3.0Nel libro, Poirot rivela l’identità del colpevole nel vagone ristorante e la Christie riesce, in questo modo, a trasmetterti la sensazione di non avere vie di fuga del colpevole, di essere fondamentalmente in trappola.
Chiaramente, spostando una scena del genere all’esterno, si perde una parte della sua drammaticità.

murder-on-the-orient-express-df-10859_r_crop_rgb_copy_-_h_2017Per quel che riguarda le scene di azione, hanno anch’esse lo scopo di spezzare il ritmo, ma, devo ammettere, mi sono piaciute molto di meno. In un certo senso, è un denaturare i personaggi.
Vedere Poirot che rincorre MacQueen (Josh Gad), per esempio, faceva ridere – non in senso positivo –.
Se c’è una cosa che Poirot non farebbe mai è proprio mettersi a rincorrere la gente in questo modo!

201711056833-jpgA livello di personaggi, invece, abbiamo delle modifiche molto lievi che, fortunatamente,  non influiscono minimamente a livello di trama.
Per esempio, Marquez (Manuel Garcia-Rulfo) nel libro è l’italiano FoscarelliAburthnot (Leslie Odom Jr.) è praticamente un mix tra due personaggi del libro e Poirot… Be’, non è fatto esattamente così – fisicamente. Ma, insomma, mica si può chiedere la luna!

Riassumendo, quindi, le differenze tra libro e film ci sono, ma sono, in linea generale, “poco fastidiose”. Perciò, amanti del libro non fatevi fermare da questo!

636454084096078999-XXX-IMG-ORIENT-EXPRESS-EXCLU-3-1-98K2N1MPPassiamo ora al film in sé e per sé.
Il suo ritmo narrativo è lento, questo è un dato di fatto, ed è dovuto al fatto che circa i due terzi del film sono Poirot e Bouc (Tom Bateman) che interrogano i dodici sospettati.
Nonostante ciò, è intrigante quasi quanto il libro e questo fa sì che la lentezza non corrisponda anche ad una pesantezza fastidiosa, come invece succede per tanti film.

Dal punto di vista tecnico, è un film molto ben fatto.

La regia mi è piaciuta tantissimo, soprattutto grazie a delle inquadrature geniali. Per esempio, l’intera scena del ritrovamento del corpo è girata dall’alto e… Be’, fidatevi se vi dico che è l’inquadratura perfetta.
La sceneggiatura anche è molto pregevole e il cast è una bomba, esattamente come si intuiva dal trailer.

Che altro dire?

Vedetelo, vedetelo, vedetelo, ne vale davvero la pena!

 

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