Akagami No Shirayuki-hime – Masahiro Andō ~ ☕☕☕☕☕

Akagami-no-Shirayuki-hime LOCANDINACiao a tutti!

La recensione di oggi riguarda un anime che da tempo volevo vedere e che finalmente ho visto: Akagami No Shirayuki-hime (“Biancaneve dai capelli rossi”).
Quest’anime consta di due stagioni da 12 episodi e un OAV.
Il manga è composto da 17 volumi per ora.

Diciamo che il motivo principale per cui avevo stupidamente rimandato la visione di questo bellissimo anime era il nome sfortunato. Se metti “Biancaneve” nel titolo io automaticamente non voglio saperne…

E invece, come mi sbagliavo!
Ma forse è meglio che proceda con ordine e vi parli innanzitutto della trama.

AkagaminoShirayukihime18Shirayuki è un’erborista che vive tranquillamente nel regno di Tanbarun. È una ragazza normalissima se non fosse per il raro colore dei suoi capelli: rossi come le mele.
Ed è proprio a causa di questi capelli che lei si troverà in una serie di guai.
Infatti, il principe di Tanbarun, Raji Shenazard, vuole che lei diventi la sua concubina proprio per quei capelli. In tutta risposta, lei se li taglia e scappa, finendo così per incontrare ZenMitsuhideKiki.
Tra Zen e Shirayuki nascerà subito una forte intesa e il giovane la porterà con sé a Clarines, permettendole così di cominciare una nuova vita al sicuro da Raji.
Da questo momento in poi, seguiamo il percorso di Shirayuki per diventare erborista di corte e tutte le sue peripezie e i pericoli in cui incappa a causa dei suoi capelli, conosciamo personaggi di tutti i tipi e vediamo il modo in cui i rapporti tra i vari personaggi vanno evolvendo e maturando.
In pratica, è la storia di come una giovane ragazza trovi il suo posto nella vita, insegua e raggiunga i suoi obiettivi e di come conosca le persone che probabilmente la accompagneranno per il resto della sua vita.

A parer mio, non è la trama a rendere quest’anime così bello, ma sono i personaggi e l’ambientazione.

RuyyI personaggi sono ben costruiti e hanno tutti un’evoluzione, perfino “lo sciocco principe Raji”, ed è qualcosa che ho amato molto dato che di norma in uno shojo l’evoluzione dei personaggi secondari è lasciata molto a margine.
Il rapporto tra Zen e Shirayuki, poi, mi è piaciuto un sacco. Sì, alcuni dei soliti clichés da shojo ci sono, ma il modo in cui il rapporto tra loro è trattato è particolare. Viene dato ampio spazio al loro conoscersi e diventare amici prima di diventare qualcos’altro.
obiCi sono poi personaggi secondari che non si potranno non amare – come ObiRyuu – e personaggi che ti sorprenderanno sempre.
Poi vogliamo parlare del fatto che Shirayuki non è una ragazza che piange ogni due per tre? Che ha degli obiettivi? Che è determinata e cerca spesso di “salvarsi” da sola?
Non dico altro perché non vorrei togliervi il piacere di scoprirli pian piano.

L’ambientazione… Perché l’ho nominata?
zenQuesto non è uno shojo scolastico, è ambientato in un tempo passato con principi e cavalieri e tutto ciò lo rende meno… Meno banale, ammettiamolo. A me gli shojo scolastici piacciono ma perché mi fa ridere troppo la montagna di clichés che vi si trovano – ovviamente ci sono delle eccezioni – , invece ho amato Akagami no Shirayuki-hime proprio per il fatto che non era così scontato, così banale e soprattutto perché non si concentra esclusivamente sulla storia d’amore tra i protagonisti.
Tutto ciò dipende, appunto, dall’ambientazione scelta, secondo me.

Insomma, consiglio caldamente quest’anime e vi chiedo di provarci, di dargli almeno una chance e perdere quella ventina di minuti a vedere il primo episodio.
Tanto sappiamo tutti che, dopo aver visto il primo episodio, vi divorerete la serie.

Buona visione!

 

Pirandello

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